venerdì 30 novembre 2007

San Cosimo


San Cosimo è una località nei pressi del confine tra i territori del comune di Gonnosfanadiga e quello di Arbus. All'inizio degli anni '80, durante una campagna di scavo archeologico si mise in luce una importante tomba di giganti che nella tradizione locale aveva il nome di Grutta de Santu Juanni.
La costruzione è di notevoli dimensioni, infatti ha un corridoio funerario a sezione trapezoidale lungo internamente circa 16,50 m e alto 1,90 m. L'ingresso si apre su un'ampia e monumentale esedra semicircolare la cui corda misura 17,70 m. In questa tipologia non è prevista la stele centinata, ma la facciata è comunque di forte impatto visivo per l'uso di enormi blocchi granitici che formano le due ali curve.



Nell'esedra e in una vasta area tutt'attorno alla tomba sono stati rinvenuti numerosi circoli litici la cui funzione pare abbastanza incerta. Certo è che racchiudevano una piccola cella circolare con un altrettanto piccolo ingresso occluso con del pietrame di medio e piccolo taglio.
La forma fa supporre che si tratti di sepolture comunque successive alla costruzione della tomba principale, forse legate a nuove esigenze di culto.



Nei dintorni dell'area in cui è situata la tomba, sono presenti numerose altre testimonianze della civiltà nuragica. Vale la pena ricordare il nuraghe Sa Domu 'e s'Orku a ridosso dei ruderi dell'antica chiesetta di San Cosimo.


Lo scavo del monumento ha consentito il recupero di numerosi materiali ceramici, litici e in pasta vitrea. Lo studio di questi materiali fa risalire il loro utilizzo al bronzo medio, ma ciò che appare particolarmente interessante è che alcuni di questi oggetti sono la testimonianza del legame esistente tra la Sardegna ed il mondo miceneo.

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